Il Gruppo geo-speleo “Valle del Noce” venne fondato, a Trecchina, nel 1975 da un gruppo di appassionati speleologi ed escursionisti della montagna. Il propulsore dell’iniziativa fu Filippo Marotta, conosciuto come “Zio Mimmo“, il quale forte dei consigli avuti dal prof. Franco Anelli, scopritore delle grotte di Castellana, e dell’allora curatore del Catasto Speleologico di Basilicata, Calabria e Puglia, Franco Orofino, riuscì a raggruppare attorno ad un unico scopo 20 “esploratori” che riuscirono in breve tempo a raccogliere le meritate soddisfazioni. In pochi anni i soci sono diventati circa 100 anche se il gruppo operativo era meno numeroso.
Con l’intervento di speleologi provenienti da altre regioni sono continuate le esplorazioni per circa un decennio, fino a quando nel 1985, un male incurabile stroncò l’esistenza di “Zio Mimmo”. Venne a mancare, a tutti, quella carica di entusiasmo, di voglia di scoprire mondi nuovi, di esplorare il magnifico mondo delle grotte che “Zio Mimmo” aveva saputo infondere a tutti. Per circa due anni nessuna grotta è stata visitata dagli speleologi lucani, nessuna riunione in sede, nessuna pubblicazione.
Con il passare del tempo qualcosa si è mosso, sono riprese le esplorazioni e pian piano l’entusiasmo è tornato, quattro ragazzi, quattro caschi, 300 metri di corda hanno ridato vita alle esplorazioni.
Pochi, ma agguerriti speleologi, hanno deciso allora di far fronte alle ricerche iniziate anni prima da Filippo Marotta. Non potevano essere abbandonate al nulla anche perché a pochi mesi di distanza si era spento anche Franco Orofino. Il Gruppo geo-speleo “Valle del Noce” aveva perduto le colonne portanti, ma non poteva perdere quello spirito che era innato negli speleologi stessi. Attualmente il Gruppo è, operativamente, tutt’uno con la sede regionale del Catasto Grotte e Aree Carsiche.
Il Gruppo Geo-Speleo “Valle del Noce” vive tuttora nell’animo di quanti ne hanno fatto parte e portano ancora nel cuore i ricordi di tante esplorazioni, di tanti momenti passati insieme nelle viscere della terra alla ricerca di quel mondo nuovo, sotterraneo, che tanto arricchisce l’animo: un mondo che tutti sognano di vedere ma che sono in pochi a poterlo fare.